Tròta tròta cavalin

In tempo di Avvento, fra i materiali di ogni genere raccolti nel corso del 2023 dal Museo del Malcantone, ci piace segnalare questo cavallo a dondolo proveniente da Bosco Luganese. È innanzitutto un bell’oggetto, le sue linee hanno qualcosa di classico. E ha qualcosa di commovente: è stato fabbricato in casa, forse rubando tempo al riposo, in tempi nei quali gran parte delle famiglie non poteva acquistare regali per i figli, salvo magari qualche scpagnulèta e un paio di portügai.

Ora i tempi sono cambiati, almeno in una piccola parte di Mondo, la nostra. L’altra preferiamo dimenticarla.

E allora, almeno col pensiero, ci piacerebbe regalare qualche ora digioco a tutti quei bambini per i quali anche il Natale sarà una giornata di sofferenza e a quelli che questo giorno non potranno più vederlo. A quelli sgozzati come agnelli da una parte e a quelli sepolti sotto i palazzi bombardati di Gaza dall’altra. A quelli che vivranno un altro Natale di guerra in Ucraina e a quelli che, in Russia, non vedranno più tornare il papà dal fronte. A quelli che continueranno a soffrire la fame e a quelli che dovranno lavorare o mendicare per aiutare la famiglia. A quelli malati senza cure, a quelli senza scuola, a quelli senza casa. L’elenco è lungo, troppo lungo. Pensiamoci, dal nostro fortunato angolo. bcm (“Il Malcantone”, dicembre 2023)

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Origine dei toponimi malcantonesi