Manca poco per festeggiare i 30 anni di attività della sede di Curio e siamo alle soglie dei festeggiamenti per i 20 anni del Museo della pesca di Caslano. Struttura , come noto, collocata ora a lago e totalmente rinnovata e ampliata nel 2010 : un frequentato e innovativo richiamo (media annua di 3200 visite), con una mostra permanente unica, nel suo genere, in Svizzera. Non solo ma, grazie a spazi appositi, anche luogo per assemblee, riunioni associative e conferenze, esposizioni d’arte, ricerche supportate da una cospicua biblioteca tematica, programmate attività didattiche soprattutto rivolte alle scolaresche. La storica sede di Curio attende da un po’ di tempo che si ponga una rispettosa mano, agli infissi e al tetto, per evitarne il deterioramento. Rammentare che l’edificio, costruito a metà Ottocento, fu in Ticino tra le prime sedi di una scuola maggiore e di disegno, e che tutt’ora ha una funzione pubblica, dovrebbe suggerire anche all’Autorità cantonale una maggiore protezione quale monumento storico. Senza dimenticare la sua collocazione armonica nel contesto del villaggio malcantonese. Le impellenti necessità di interventi di manutenzione ( progetto e preventivo di spesa sono già consegnati, il finanziamento per iniziare i lavori è in fase di affinamento) hanno quindi rallentato l’attività legata a mostre temporanee, senza tuttavia interrompere quella che in futuro avrà ancora maggiore consistenza: la funzione di centro di ricerca e di documentazione, legata alla storia locale, alle tradizioni, all’emigrazione (lavoro e arte nel mondo), alla raccolta e catalogazione di materiali. Senza dimenticare d’essere sempre luogo di stage formativi per studenti, di collaborazioni per ricerche storiche (grazie anche ad una ricca e riordinata biblioteca) e per eventi nel territorio, di progetti editoriali ( una riconosciuta caratteristica del museo). Proprio l’imminenza di questi lavori, facendo di necessità virtù, ha motivato a lavorare attorno ad un progetto che, al termine dei lavori, ridisegni e rilanci l’attività a Curio come centro di competenze e “museo aperto” .
Nonostante l’illustrazione di questo quadro lasci intendere quanto nelle due sedi museali e in modo diversificato si quantifichi l’attività, è opportuno ribadire che, accanto a momentanee e seppur lodevoli azioni di volontariato, la quotidianità è assicurata da anni sempre e solo da Bernardino Croci Maspoli, conservatore a metà tempo per tutte le attività museali e da Maurizio Valente, curatore a tempo pieno per il Museo della pesca.
A titolo volontario, il nostro vicepresidente Roland Hochstrasser ha attivato e alimenta nuovi canali di comunicazione con l’utenza, un complemento che definisce l’insieme dell’operosità dei musei. Segretariato e amministrazione, assicurati per mandato a tempo parziale dalla Regione Malcantone, ora sciolta, e in particolare da Igor Negri , passato alle dipendenze del Comune di Novaggio, hanno obbligato a trovare una nuova soluzione per l’inizio del 2013.
Da tempo, sognando ad occhi aperti, per mettere a frutto tutto quanto si ha in animo di fare, il pensiero corre alla possibilità di disporre di maggiori forze umane e finanziarie. Per ora ci si orienta a ripensare come rendere maggiormente operativo , sempre su basi volontarie, il comitato, con una migliore suddivisione dei compiti e responsabilità.
Ciò che tuttavia rimane una costante, nonostante le reali limitate risorse illustrate, è la disponibilità ad offrire sempre collaborazione ad iniziative nel territorio di riferimento ( è stato il caso ad esempio nel 2012 per la valorizzazione del Maglio del Malcantone) come pure a quelle ad orizzonte più esteso (da rammentare la ricerca di Donatella Ferrari, ligure di origini malcantonesi, culminata con l’apprezzato volume “Tegoli, coppi e mattoni. Filomena Ferrari e l’avvio dell’industrializzazione di Millesimo e Sale delle Langhe”, ma anche alla preparazione della mostra “La comunità svizzera di Trieste dal ‘700 al ‘900” con relativo catalogo, occasione pure per un promettente scambio di visite.
Fare museo dunque indirizzato alla rimembranza e all’identità con vivacità , coinvolgimento , apertura e collaborazione, coniugando passato, presente e futuro.
Assemblea consuntivo 2012
Gianrico Corti
Presidente
Collaborazioni irradiate: non solo identità
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