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Preventivo 2013: a Curio rinnovamento e a Caslano festeggiamento

Due sedi museali, due indirizzi, un’unica passione: promuovere un’identità e trasmettere il piacere della tradizione e della ricerca, che dal passato consente di vivere consapevolmente il presente e pensare al futuro.

A Curio, la storica sede di una delle prime scuole maggiori e di disegno in Ticino (bell'edificio neoclassico, progettato dall'architetto Luigi Fontana nel 1853), dal 1985 museo etnografico malcantonese, richiede da tempo che vi si ponga mano con un importante e necessario intervento a salvaguardia della struttura. Dalla sostituzione del tetto e degli infissi, alla riparazione e al tinteggio delle facciate e dei cornicioni. La Fondazione Malcantone, che ne è proprietaria, ha già allestito un preventivo che si aggira attorno al mezzo milione di franchi, sulla base di un progetto allestito dall’architetto Sergio Albisetti di Magliaso. Il finanziamento, dopo un’iniziale rallentamento è ora  in fase di affinamento. Ciò dovrebbe consentire di avviare i lavori nel corso del 2013. L’apertura di questo cantiere non impedirà tuttavia di mantenere, seppur ridotta, l’offerta espositiva a pian terreno, con la decisione di prolungare quanto si è messo in atto per valorizzare la figura del politico malcantonese Oreste Gallacchi(1846-1925), all’origine anche di una pregevole pubblicazione storica, sempre a disposizione.

Pure l’attività di ricerca e la disponibilità di accedere alla ricca biblioteca non subiranno interruzioni. Come pure il riordino di un ottocentesco cospicuo diario di un malcantonese, per una nuova pubblicazione, nel solco della nostra tradizione editoriale. Nel frattempo si sta concretizzando un progetto che illustrerà un indirizzo maggiormente ampio attorno al tema dell’emigrazione. Il rallentamento dovuto all’attività di cantiere cadrà dunque a fagiolo per permettere, nel corso dei prossimi mesi, di aggiungere all’iniziale progetto altri elementi di richiamo e affinamenti da offrire quale novità alla riapertura.

A Caslano, sede del museo della pesca, il 2013 è motivo di gioia per i 20 anni di attività. Nel 1993 infatti, in una villetta offerta dal Comune, questa iniziativa ebbe origine grazie all’intraprendenza di un appassionato quale fu Franco Chiesa, con la collaborazione di Pietro Colombo e Piercarlo Parini. Nato con l’intento di documentare le tradizioni e le tecniche legate al mondo della pesca, man mano il museo si è arricchito di materiali e testimonianze, ma soprattutto ha ampliato il suo concetto verso temi, come la cura del rapporto fra uomo e natura, la valorizzazione degli ambienti acquatici, lo studio delle tradizioni legate ai laghi insubrici e al loro sfruttamento come fonti di sostentamento e vie di comunicazione. La nuova e più ampia sede a lago in via Meriggi , inaugurata nel 2010, ha consentito inoltre di proporre seguite attività didattiche per le scolaresche (animazioni che saranno ulteriormente accresciute). Non solo, gli spazi a pian terreno si sono rivelati interessanti per assemblee societarie, per momenti espositivi ed altri eventi comunitari. Oltre alle consuete e ben frequentate visite guidate, queste offerte, anche diversificate, hanno confermato validità e vitalità di questo modo di “far museo”.

Per sottolineare l’importante e particolare anniversario, il prossimo 1. aprile verrà proposta una mostra personale di Emilio Rissone, riconosciuto e poliedrico artista, autore tra l’altro anche del logo del museo.

A Caslano è pure previsto un evento particolare, quale partecipazione in maggio alla Giornata internazionale dei musei. Inoltre, proprio per rispondere all’esigenza di un museo che a livello svizzero in questo campo è senza dubbio il più esteso e completo, si renderà necessaria l’attuazione di audioguide multilingue. Un progetto tuttavia abbastanza complesso e costoso , per il quale si è alla ricerca di forme di sussidio.

Infatti, fra i visitatori, molti provengono da altre zone linguistiche: non è infrequente l’echeggiare in francese, tedesco o inglese. Una necessità avvertita anche nella gestione e alimentazione dei due siti: http://www.museodelmalcantone.ch e http://www.museodellapesca.ch , curati dal nostro vicepresidente Roland Hochstrasser. Nei primi 8 mesi del 2012, ad esempio, questi siti hanno registrato come consuetudine, flussi di notevole importanza: in media contiamo 5'400 visite mensili per il museo del Malcantone e 22'000 per Caslano. Complessivamente dal 1.o gennaio al 31 agosto 2012 sono state consultate 4,3 milioni di pagine. Presenti inoltre su Facebook, le due sedi sono pure recensite su Tripadvisor e Google Plus.

Fra tutte queste indicazioni, spicca comunque il fatto che le pagine in assoluto più consultate sono le home page in tedesco, francese e inglese ( per Curio tasso di visite nell’ordine tra 5240 e 4100; per Caslano ancor di più : tra 155’240 e 148'000). Non solo quindi in un futuro prossimo si dovrà provvedere alla traduzione dei percorsi espositivi, ma di riflesso si dovrà operare anche sui contenuti dei siti, per ora, salvo per le citate home page, tutti in lingua italiana. L’importanza che ha assunto internet e l’esperienza positiva maturata dalla nostra Associazione ci inducono ad agire in questa direzione.

Per concludere, il consolidamento degli indirizzi della Fondazione Malcantone, proprietaria dello stabile di Curio, permetterà pure dal 2013 di assicurare l’attività di segretariato e gestione: infatti, con lo scioglimento della Regione Malcantone, non potremo più contare sulla puntuale presenza di Igor Negri, passato alle dipendenze del Comune di Novaggio. È l’occasione per ringraziare questo dinamico giovane e nel contempo per rinnovare il nostro sostegno e riconoscimento al conservatore del Museo del Malcantone, Bernardino Croci Maspoli, e al curatore del Museo della pesca, Maurizio Valente.


Per l’Associazione Museo del Malcantone

Gianrico Corti, presidente

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